TETRA - Texts and Transmission
Mediaeval Latin Texts and their Transmission (Te.Tra)
Ricerca in collaborazione con la SISMEL
Il progetto, promosso in collaborazione con la SISMEL, è attivo dal 2000. L’obiettivo è quello di effettuare un censimento della trasmissione delle opere latine medievali e pubblicarli poi in volumi specifici, sul modello di quanto realizzato, per gli scrittori latini antichi, dall’ormai classico Texts and Transmission curato da L. D. Reynolds. Oggetto dello studio sono perciò, per ogni singola opera, i manoscritti che l’hanno conservata; le sue prime edizioni a stampa; le sue eventuali diverse redazioni; le citazioni e i reimpieghi che se ne sono fatti; le attestazioni della sua circolazione in epoche e luoghi diversi. Finalità prime della ricerca sulla storia della trasmissione sono la ricostruzione e l'edizione critica del testo dell’opera, che all'indagine sulla sua tradizione sono inscindibilmente collegate; l'ambito di studio è quello di carattere strettamente testuale, mentre verranno lasciati ai margini gli aspetti di carattere storico, contenutistico, letterario, se non in quanto strettamente legati all’oggetto principale della ricerca.
L’obiettivo pratico è quello di compilare un repertorio, in vari volumi, nel quale per un numero consistente di opere della latinità medievale - e comunque per tutte le più importanti - vengano riferiti, in forma sintetica ma insieme critica, i dati essenziali sulla trasmissione del testo, sulla sua situazione editoriale, sui problemi ricostruttivi che esso pone.
Un tale progetto risponde a necessità scientifiche diverse:
La ricerca ha goduto di finanziamenti da parte del Consiglio Nazionale delle Ricerche (2000) e del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (2003, 2005, 2008).
Ricerca in collaborazione con la SISMEL
Il progetto, promosso in collaborazione con la SISMEL, è attivo dal 2000. L’obiettivo è quello di effettuare un censimento della trasmissione delle opere latine medievali e pubblicarli poi in volumi specifici, sul modello di quanto realizzato, per gli scrittori latini antichi, dall’ormai classico Texts and Transmission curato da L. D. Reynolds. Oggetto dello studio sono perciò, per ogni singola opera, i manoscritti che l’hanno conservata; le sue prime edizioni a stampa; le sue eventuali diverse redazioni; le citazioni e i reimpieghi che se ne sono fatti; le attestazioni della sua circolazione in epoche e luoghi diversi. Finalità prime della ricerca sulla storia della trasmissione sono la ricostruzione e l'edizione critica del testo dell’opera, che all'indagine sulla sua tradizione sono inscindibilmente collegate; l'ambito di studio è quello di carattere strettamente testuale, mentre verranno lasciati ai margini gli aspetti di carattere storico, contenutistico, letterario, se non in quanto strettamente legati all’oggetto principale della ricerca.
L’obiettivo pratico è quello di compilare un repertorio, in vari volumi, nel quale per un numero consistente di opere della latinità medievale - e comunque per tutte le più importanti - vengano riferiti, in forma sintetica ma insieme critica, i dati essenziali sulla trasmissione del testo, sulla sua situazione editoriale, sui problemi ricostruttivi che esso pone.
Un tale progetto risponde a necessità scientifiche diverse:
- permette di individuare le opere per le quali è più urgente un approfondimento critico sulla storia della tradizione e l’approntamento di un’edizione
- fornisce un repertorio critico degli studi testuali sulle opere della letteratura latina medievale, e dei metodi che sono stati impiegati per affrontarli
- traccia un quadro delle forme e dei modi di trasmissione dei testi nel corso del medioevo e individua variabili e costanti di tale trasmissione
- propone una metodologia filologica di studio sui testi medievali, e affronta i procedimenti ricostruttivi attraverso un percorso strettamente scientifico
- fornisce un quadro della fortuna delle opere letterarie latine del medioevo e della loro influenza nel corso dei secoli successivi.
La ricerca ha goduto di finanziamenti da parte del Consiglio Nazionale delle Ricerche (2000) e del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (2003, 2005, 2008).
contatto: Paolo Chiesa, Lucia Castaldi